Io sono quello che chiunque di noi può essere, se ascolterà il proprio cuore. Uno che si meraviglia davanti al mistero della vita, che è aperto ai miracoli. Solo che l'altro per paura di deludere, non mi lasciava agire. Si. Quando l'ho scoperto, mi sono svegliato deciso a essere ciò che realmente ho sempre desiderato. L'altro è rimasto lì, nella mia camera, a guardarmi, ma non l'ho più fatto entrare, anche se talvolta ha cercato di spaventarmi, mettendomi in guardia sui rischi di non pensare al futuro. Ma dal momento in cui ho scacciato l'altro dalla mia vita, l'energia divina ha operato i suoi miracoli. (da "Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto")
Se avessimo le ali per fuggire la memoria molti volerebbero. Abituati a esseri più lenti gli uccelli con sgomento scruterebbero la folla di persone in fuga dalla mente dell'uomo.
... Ma è possibile che ogni volta che parlo di un sogno o di un'ambizione ci deve essere sempre qualcuno che ti guarda e sembra che dica: "diventa grande". E per gli altri diventare grandi vuol dire non credere più di essere una ballerina, un poeta, un musicista, un sognatore, un fiore. Non li sopporto. Una mattina sono uscito di casa, il cielo era azzurro e limpido, ho continuato a guardarlo mentre camminavo, stavo bene, respiravo a pieni polmoni, al terzo passo ho pestato una merda. Cosa devo fare? Rinunciare al cielo per paura delle merde? No, io no Porcaputtana!
Sognate in grande, non c'è altro da fare. Per quanto ne sappiamo, ci è concessa una sola occasione, quindi abbandonate le vostre paure e vivete i vostri sogni.