Il Natale è... Il Natale è... la prima della Scala, con i suoi potenti e il sindaco Sala; le pellicce, le uova, le provocazioni, e tutte le solite contestazioni. Il Natale è... il panettone con i canditi, la tombola, i datteri, con i parenti riuniti; le anguille, il capitone, tartine ricche di caviale e salmone. Il Natale è... rotoli di fogli per i regali, confezioni nastri e gnomi reali; gli auguri scritti a mano sui bigliettini, il presepio, i re magi e i soldatini. Il Natale è... un tram fermo in via Torino, gente che sale e fa lo scontrino, manovratore silente con le porte aperte, e dietro, file di auto e luminarie scoperte. Il Natale è... il suono che fuoriesce, dai locali aperti e dal mercato del pesce; fragore che serpeggia nei mercatini, grida festose di garruli bambini. Il Natale è... in concreto, solo una festosa palla di vetro, appesa all'albero di una verde pineta, su cui è serigrafata la Stella Cometa. Quando si scrive "il Natale è" si da fiato alle fantasie: così, come se fosse un compitino, chiedo a Babbo Natale: "fa che quest'anno, io ritorni bambino!".
La Festa della Donna è finita... Cosa mi auguro adesso? Che l'amore e il rispetto, dimostrato a parole o a fatti in questo giorno, non vada via con l'8 marzo, ma resti in ogni giorno, in ogni mese, in ogni anno e per sempre, nella vita di tutte le donne.
È un giorno qualunque, dove per me spicca sempre il rispetto, verso chiunque, non considerando la donna come un essere più debole, ma come la priorità per elargirle più attenzioni.
Vogliamo essere custodite, non seppellite, essere protette, non celebrate l'8 Marzo. Ecco cosa dovrebbe fare il mondo per la donna: rispettarla dalle discriminazioni e dalle violenze. Che non venga dimenticata, ma ricordata, costantemente, la lotta, il valore, il coraggio, la memoria di ogni donna.
Auguri alle Donne: alle donne che ridono e a quelle che cadono, piangono e si rialzano. Auguri alle donne che amano e a quelle che non amano, perché sono state tanto male e non si fidano più. Auguri alle donne che soffrono, combattono, lottano e che ce la fanno. Auguri alle donne che hanno sofferto, combattuto, lottato e che purtroppo, non ce l'hanno fatta.
Voi, donne che siete gli schiave di violenza, d'ignoranza, d'incoscienza. Voi donne che amate l'uomo sbagliato, voi figli curate le vostre madri. Perché siete nati da una donna. Voi uomini che abusate sapendo di fare del male, stuprate sapendo di rubare dignità. Voi uomini che non meritate d'essere chiamati così. Lasciate la libertà di scelta, di vivere come donne in questa società complicata, è quindi amore e rispetto che chiediamo. Perché l'abuso verrà pagato, giustizia sarà fatta, prima o poi.
Domani è l'otto marzo, la festa delle donne, dedico a te donna senza nome il mio più caro saluto carico di stima e rispetto, perché sono donna come te, ho nelle mente tutte le storie che parlano d'amore, di sogni, di petali che cadono sulla neve e di germogli che fioriscono nel gelo. Voglio donartelo perché non so che altro fare per te. Mi dirai il tuo nome, donna senza nome? Voglio ricordarti che le tue sofferenze, le tue lacrime, la tua angoscia non la vede nessuno, che quel mostro chiamato uomo un giorno si pentirà di tutto il male che ti ha fatto, e quel giorno il tuo sorriso tornerà, e la tua forza di vivere sarà più forte che mai, perché quel mostruoso piccolo uomo sarà sconfitto.
Non ti porgo mimosa o bocciolo di rosa. Perché non basterebbero tutte le cose materiali per farti dimenticare la tua sofferenza. Donna! Ti dono queste righe che resteranno impresse nella tua mente. Ascolta! Non sei sola, cerca intorno, perché ci sarà sempre qualcuno a stenderti una mano.
In questo giorno significativo voglio dedicare una lettera per tutte le donne che sono in cielo, per le donne che sanno esternare i propri sentimenti, per dire quello che non si è fatto in tempo a dire, alle donne in fuga da guerra e violenza che cercano asilo nei paesi lontani, alle donne abusate, alle donne assassinate da chi credeva le amasse. Dedico questa lettera con tanto affetto e con tanto incoraggiamento perché non dovete mollare, dovete continuare ad andare avanti senza rinunciare, perché i sentimenti sono tanti: ammirazione, amore, dolore, nostalgia, indignazione e anche rabbia. Ma c'è una vita, un mondo meraviglioso che ti aspetta. Buon 8 di marzo a tutte noi donne del mondo.