Scritta da: Floriana Antonelli
Tu che sei così silenziosa nei tuoi mille pensieri, quanto vorrei che almeno uno, custodito dal cuore, riguardasse anche me.
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Tu che sei così silenziosa nei tuoi mille pensieri, quanto vorrei che almeno uno, custodito dal cuore, riguardasse anche me.
Era un vetro di poggia, lastricato di nostalgia, l'immagine riflessa di noi. Mentre tutto il resto scivolava via.
Ti amo come non ha mai amato nessuno, ed è diverso, te ne accorgi, come quando fissi una stella e senti che è speciale per te.
Di cosa sei fatta tu? Sei riuscita ad amarmi nel bilico delle mie incertezze, nelle lacune del sentimento del burrone del mio cuore. Di amore e speranza; rispose.
Non è l'amore che fa male ma il "non amore", polverizza la sincerità creata dal cuore.
Ti ricordi quel giorno seduti ad un bar con i nostri caffè, mentre ci prendevamo in giro così per scherzare, per vederci ridere. Poi mi hai preso la mano e mi hai chiamato "cuore mio", non avrei potuto descriverci così bene in due parole.
Succede d'intendersi al primo sguardo, una parola, un sorriso, tutto avvolto nella semplicità dei gesti.
C'è chi lo chiama destino, altri dicono che sia solo fortuna, o forse è la vita stessa a lasciare che ognuno trovi ciò che gli manca. Ed io ho trovato te.
Guardami sempre così, con quegli occhi pieni d'amore, e sarà sempre un nuovo giorno per il mio cuore.
Per ogni nuovo giorno vesti il sorriso di sole.
È la sensazione più bella e dolce quella di sentirsi avvolti e protetti fra le braccia della mamma, nell'amore incondizionato e autentico.