Quando scrivo dei versi e come se annegassi nel lago della mie mente, e prima che riesca a risalire riprendendo fiato, un'altro me risale dall'acqua, togliendosi dal corpo nudo l'acqua e le alghe su di lui accumulate grida, e torna da dove è venuto, nel profondo abisso... Il grido viene trasformato dal lago in poesia, e io ritorno a respirare e trovo davanti a me e i versi che rispecchia il mio stato d'animo e mi sembra che nel mondo ci sono solo io e la mia penna e esperienze mai provate.
Composta sabato 2 ottobre 1999
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