Scritta da: Brunason
Essere sempre sé stessi nella verità. Questa è libertà.
Composta sabato 12 marzo 2011
Essere sempre sé stessi nella verità. Questa è libertà.
Quanti amici si dimostrano peggiori dei nemici?
Scrivi gli errori sulla sabbia, affinché il vento leggero possa portarli via. E incidi il bene sulla roccia per non dimenticarlo mai.
Pochi vedono ciò che realmente sei, ma vedono quello che pensano che tu sia.
Noi siamo in continua evoluzione. Dinamismo puro. Altrimenti si diventa statici... Pure, io so chi sono, so dove sto andando. Per un motivo semplicismo: ho scelto chi essere...
Le capacità di arrossire non si spegne mai, purché si abbia su di sé e sul mondo uno sguardo limpido, sincero, vero e, soprattutto, sereno.
Con le nostre mani possiamo curare, accarezzare, guidare, sostenere, dar da mangiare e da bere. Possiamo aprirle per donare e per ricevere.
Oppure possiamo chiuderle ostinatamente alle necessità di chi ci passa accanto. Con le nostre mani possiamo ferire. Con le nostre mani possiamo perfino uccidere.
Le nostre mani: segno di benedizione o di maledizione.
E tu cosa scegli?
La delicatezza, leggera come un soffio di vento, delicata come una piuma, non scuote l'altro, non lo ghermisce, non gli fa violenza, ma delicatamente lo avvolge, lo sfiora, lo abbraccia.
Con un vero amico puoi stare in silenzio. Lui capirà...
Mi ha sempre colpito uno strano aggettivo del dolore: un dolore "sordo". Il dolore invece (si) sente, eccome!