in Frasi & Aforismi (Destino)
La soluzione sarà semplice: solo uno di voi sopravviverà.
dal libro "Alien" di Alan Dean Foster
La soluzione sarà semplice: solo uno di voi sopravviverà.
L'universo, nonostante le sue precise leggi fisiche, non è esattamente un posto prevedibile. Le azioni corrono più svelte delle intenzioni. Stelle che non si credeva sarebbero diventate nova prima di un miliardo di anni, esplodono improvvisamente. Fiori fatti per sbocciare, appassiscono. Ambasciatori ufficialmente designati non hanno la possibilità di presentare le loro credenziali. Trattati stipulati con mille sottigliezze non vanno in atto. Rigide formalità protocollari frutto di lunghe consultazioni vengono gettate da parte, come se il caso si divertisse a tendere imboscate ai virtuosismi della diplomazia.
Sfortunatamente i Pitar s'erano accorti di avere un problema.
Ogni altra specie intelligente era in grado di riprodursi molto più ampliamente e velocemente di loro. A differenza degli umani, le femmine Pitar ovulavano solo in un brevissimo periodo della vita. Gli ovuli umani ferocemente asportati a diverse migliaia di femmine umane furono ritrovate in un grande laboratorio industriale. [...] Non potevano partire in una operazione di pulizia della galassia senza aver incrementato molto il loro numero.
I Pitar erano splendidi. Alti, imponenti, così attraenti da lasciare affascinati, erano tanto umani quanto belli. [...] i maschi erano magnifici, alti ed eleganti, benché non in modo intimidatorio, forniti di una muscolatura che dava loro movimenti elastici e felini, avevano facce volitive e senza alcun difetto. I loro lineamenti facevano venir spontanea la definizione "cesellati".
Ripley era sola accanto al condotto e guardava la camera di decompressione aperta che aveva accanto. Ci fu un suono distinto, come di un campanello. Sulle prime pensò fosse dentro la sua testa, dove spesso si formavano strani rumori. Poi si ripeté più forte, questa volta seguito da un'eco. Sembrava provenire dalle profondità del condotto.
La logica non conosce pregiudizi e non fa preferenze.
Il secondo sembrava indifferente. "Se vuoi. A me va bene. Se mi sentirò generoso, vi darò anche dei diamanti"
"Che diamanti?"
"Quelli che troverò laggiù, dentro vecchie ceste aliene ricolme". Indicò la cavità oscura.
Sulla tuta di Kane era comparsa una macchia rossa. Si ampliò rapidamente, divenendo una larga chiazza irregolare di sangue che quasi gli copriva la parte inferiore del petto. Seguì il rumore del tessuto che si strappava, sgradevole e intimo nella stanza affollata. La camicia si aprì come la buccia di un melone, si fece indietro su tutti e due i lati, mentre una piccola testa delle dimensioni di un pugno umano si spingeva all'esterno. Si contorceva e si dimenava come un serpente. Il piccolo cranio era quasi tutto denti, affilati e macchiati di sangue. La pelle era di un pallido colore malsano, scurito adesso da una bava cremisi. Le narici dell'equipaggio furono raggiunte da un odore fetido e indecente.
Oltre a quelli di Kane, ci furono altri urli, grida di panico e orrore, mentre le persone si ritiravano istintivamente indietro. Il gatto li precedette in quella ritirata spontanea.
Il cranio dentato si faceva convulsamente strada verso l'esterno. All'improvviso sembrò compiere uno scatto. La testa e il collo erano attaccati a un corpo tozzo coperto dalla stessa pelle bianca.
"Di qualunque cosa si trattasse," disse il macchinista nel silenzio, "era grande. Gli è calato addosso come un fottuto pipistrello gigantesco".
"Ci hai già detto che lo scopo per il quale siamo stati inviati su quel mondo era quello di 'indagare su una forma di vita quasi certamente ostilè, e che gli esperti della Compagnia hanno sempre saputo che il segnale era di avvertimento e non una richiesta di soccorso."
"Si. ", rispose Ash. "Era passato troppo tempo, secondo i traduttori, perché una richiesta di soccorso potesse servire a qualcosa. Inoltre il segnale era spaventosamente specifico, molto dettagliato. Il relitto spaziale che abbiamo trovato era atterrato sul pianeta, apparentemente nel corso di una normale spedizione. Come Kane, devono aver incontrato una o più spore. La trasmissione non diceva se gli esploratori avessero avuto il tempo di stabilire se le spore fossero originarie di quel mondo, o se vi fossero emigrate provenendo da qualche altra parte. Prima di essere tutti sopraffatti, riuscirono a trasmettere l'avvertimento, per impedire che gli occupanti di altre navi intenzionate ad atterrare su quel mondo subissero la stessa sorte. Da qualunque parte venissero, erano persone nobili..."