Scritta da: Eleonora La Pazza
Anche la follia merita i suoi applausi.
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Anche la follia merita i suoi applausi.
Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni.
Io vorrei essere aiutata ma non a capire. Perché ho capito fin troppo.
Quando ero in manicomio, e vedevo l'erba dalla parte delle radici, ero convinta (e ancora lo sono) che il grande arazzo della volontà divina lo vedano gli angeli, mentre noi, incamminati verso l'indolenza o il sacrificio estremo, non comprendiamo nulla.
Ascolta il passo breve delle cose.
Assai più breve delle tue finestre -
quel respiro che esce dal tuo sguardo
chiama un nome immediato: la tua donna.
Vorrei parlarti del freddo del cuore, del mio cuore di radice ferita.
La pistola che ho puntato alla tempia si chiama Poesia.
C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l'età.
Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare.
Io sono con te in ogni maledetto istante che ci vuole dividere e non ci riesce.
La donna è un firmamento, ma se un uomo non sa leggerle dentro, vede solo la notte.