Scritta da: Alessandro Bon
in Frasi & Aforismi (Arte)
Gli artisti son spesso come delle molle, che devono chiudersi in sé stessi per poi poter saltare più in alto degli uomini comuni.
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Gli artisti son spesso come delle molle, che devono chiudersi in sé stessi per poi poter saltare più in alto degli uomini comuni.
Il peso dei propri sogni può schiacciare o elevare un uomo.
Ho imparato una lezione nella mia breve vita: chi chiude il cuore a uno sconosciuto perde un intero mondo.
Ogni esperienza è un seme per il giardino della nostra vita. Eppure pochi ne sanno trarre un vero insegnamento, eppure pochi riescono a far nascere una grande pianta, e il seme marcisce, sprecando l'ennesima occasione di crescita personale.
Non è il Giudice né lo Storico a condannare un atto, ma è chi lo compie a condannarsi per sempre.
Cerca la saggezza in ogni volto che incontrerai lungo la strada della tua vita. Ogni situazione potrà generare apprendimento se saprai essere un umile allievo, e mai un borioso maestro. Guarda il mondo con gli occhi di un bambino, sapendo che nulla succede per caso. Cerca la verità in ogni dove. Sii distaccato dal mondo. Solo così saprai narrare la vita a chi non sa pronunciare giuste parole.
Se i Tiranni potessero leggere e sapere ciò che si dirà di loro nel futuro forse temerebbero molto di più il proprio presente.
Un bambino tutti i giorni si recava in spiaggia e scriveva sulla spiaggia: "Mamma ti amo!"; poi guardava il mare cancellare la scritta e correva via sorridendo. Un vecchio triste passeggiava tutti i giorni su quel litorale, e lo vedeva giorno dopo giorno scrivere la stessa frase, e guardare felice il mare portargliela via. Fra sé e sé pensava: "Questi bambini, sono così stupidi ed effimeri." Un giorno si decise ad avvicinare il bambino, non avrà avuto più di dieci anni, e gli chiese: "Ma che senso ha che tu scriva" Mamma ti amo! "Sulla sabbia che poi il mare te la porta via. Diglielo tu che le vuoi bene." Il bambino si alzò, e guardando l'ennesima scritta cancellata dall'acqua salata disse al vecchio: "Io non ce l'ho la mamma! Me l'ha portata via Dio, come fa il mare con le mie scritte. Eppure torno qui ogni giorni a ricordare alla mamma e a Dio che non si può cancellare l'amore di un figlio per la propria madre." Il vecchio si inginocchiò, e con le lacrime agli occhi scrisse: "Nora. Ti amo!"; era il nome della moglie appena morta. Poi prese il bimbo per mano e assieme guardarono la scritta sparire.