Scritta da: Alessandro Guardiani
Inutili spettatori del presente che diventa passato...
Composta giovedì 8 luglio 2010
Inutili spettatori del presente che diventa passato...
La grandezza dell'amore è nella capacità di amare, non l'essere amati!
Amare è amore. Soffrire per amore è amare. È sempre amore anche se fa male.
Un giorno la maestra ci diede un foglio bianco e ci chiese di rappresentarci il nostro sogno. Piegai quel foglio una, due, tre volte poi lo presi e lo lanciai restando ad ammirare i volteggi del mio aeroplanino. Solo da adulti i bambini compresero che quello era il miglior modo di sognare...
Incomprensibimente, incredibilmente, involontariamente, tutti facciamo delle scelte.
E quindi il più delle volte facciamo delle scelte sperando di portarle avanti, nell'illusione di dimenticare quello che ci è sempre mancato o credendo di poterne fare a meno. La verità, però, è che quello che ci manca è una parte di noi che qualcuno ci ha fatto scoprire e che ora non riusciamo a controllare, è quella sensazione di vuoto quando tutto va bene, è quella noia che ti sorprende quando ti stai godendo la tanto desiderata vacanza o quel desiderio di trasgressione che ti assale ed il senso di colpa se lo soddisfi. È quella parte di te che appartiene ad un altro e di cui tu non sei più padrone. Credimi sulla parola fratello: quello è il momento in cui la vita si prende gioco di noi ed allora si che sei veramente nei guai.
Ti sveglierai e ti addormenterai migliaia di volte nella vita. Andrai a lavoro, riderai con gli amici e piangerai solo nella tua stanza o abbracciato a qualcuno cui vuoi bene. Affronterai mille situazioni e farai innumerevoli errori, ma nel momento in cui aiuterai qualcuno che ne ha davvero bisogno facendo qualcosa che a te costa davvero qualcosa ti renderai conto che quello e solo quello è il momento in cui sei vissuto davvero.
Ora ti dico una grande verità: non dare retta a chi ti dice di essere te stesso a ogni costo, non è detto che la tua vera natura sia apprezzata e non è detto che tu sia davvero compreso.
Eccomi, di nuovo, di fronte a questo bivio. Il sapere quale strada prendere non mi conforta, il fascino del buio è troppo forte e non so resistergli. Se sarò abbastanza bravo il tratto sarà breve e poi tornerò sulla retta via. La retta via... come se ne esistesse davvero una. Sono debole. O forse sono forte ma sbagliato. Da portatore di luce quale sono non posso abbandonarmi alle tenebre ed il buco che ormai mi passa da parte rischia di inghiottirmi. Nell'ombra, forse, la mia anima troverà un po di pace.
Avere gli occhi non vuol dire guardare; Avere le orecchie non vuol dire ascoltare; Avere un cuore non vuol dire amare.