Scritta da: Amelie
Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante.
dal libro "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni
Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante.
Con l'idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n'aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n'era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care.
Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Il coraggio, uno non se lo può dare.
Ma noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile.
Non sempre ciò che vien dopo è progresso.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Una delle più grandi consolazioni della vita è l'amicizia; e una delle consolazioni dell'amicizia è quell'avere a cui confidare un segreto. (I Promessi Sposi)
Non rivangare quello che non può servire ad altro che a inquietarti inutilmente.
Ora sapete come è l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, schizzinosa: non trova mai tanto che le basti, perché, in sostanza, non sapeva quello che si volesse.