Scritta da: Alessandro Oteri
in Frasi & Aforismi (Amore)
Il mondo è bellissimo solo perché tu ci abiti.
Composta domenica 25 settembre 2016
Il mondo è bellissimo solo perché tu ci abiti.
E voi pensate di essere quello che avete scelto, pensate di essere stati venuto al mondo per un motivo, pensate di essere diversi, pensate di essere nel giusto, pensate di essere voi quelli che avevano ragione, pensate di essere pronti a scagliare la prima pietra, pensate di essere stati capiti poco, pensate di essere capaci di cose straordinarie, pensate di essere troppo per gli altri. Pensate.
Ogni mattina mi sveglio e mi dico: il presente è già passato, il passato non esiste, il futuro è già presente, il presente è già passato, il futuro non esiste.
Siamo noi a dover trovare l'energia per rialzare la testa e rimetterci in piedi riunendo in ogni nostro gesto l'umiltà di un contadino e la dignità di un re.
Stranamente trovo che il luogo migliore per meditare sia uno affollato, dove regna la confusione. Un centro commerciale, una piazza o simili. In questi luoghi, fermandomi e osservando il tumulto che mi circonda riesco ancora meglio a percepire un distacco da esso e quindi dal mondo reale... è questione di un attimo e mi ritrovo a navigare nei miei pensieri.
La vita è troppo breve per arrivare ad essere dei "saggi" nel senso più profondo del termine... Io mi accontenterei anche solo di arrivare, durante una delle tante notti insonni, a conoscere davvero me stesso.
Il vento ci può accarezzare, la pioggia irrorare i campi, il mare cullarci tra le onde, la terra darci un riparo... Dovremmo solo ringraziare e prendere l'indispensabile perché... Il vento può abbattere alberi e quasi non farci respirare, la pioggia ci può sommergere con terribili alluvioni, il mare può risucchiarci tra onde enormi e la terra può con un solo tremito eliminare ogni nostra certezza... Dovremmo sempre ricordarci di chi comanda davvero.
L'Amore moltissime volte come un tifone tropicale spacca, distrugge, demolisce e devasta l'Animo umano. Ma per fortuna alcune volte in mezzo alle macerie lascia nascosti, come una sorta di risarcimento, il coraggio e la forza per ricostruire.
Dicono che a volte scrivere diventa un piacere. Io rispondo che invece, a volte, scrivere diventa una necessità. L'unico modo per liberarci, imprigionandola su di un foglio con catene di parole, di una parte di noi che altrimenti finirebbe per portarci alla pazzia.
In molti dicono di fermarsi ed ascoltare; dicono sia possibile, se si spalanca il proprio cuore, sentire persino il lento crescere e respirare e vivere di un filo d'erba. Io non ho mai voluto provare perché quello che temo di sentire è il lento seccarsi e soffocare e morire di migliaia di fili d'erba. Un'agonia straziante che grida a ogni uomo: assassino.