Scritta da: Andrea Manfrè
Chi legge sa molto; ma chi osserva sa ancora di più.
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Chi legge sa molto; ma chi osserva sa ancora di più.
Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po' di attenzione, a distinguerla dal volto.
Mio padre, signore, vedeva in quest'azione un miracolo. Mio padre credeva ad un benefattore uscito per noi dalla tomba. Oh qual commovente sentimento, signore, era questo... e mentre io stesso non ci credevo, ero ben lontano dal voler distruggere questa fede nel suo nobile cuore! Così quante volte ci pensava, pronunciando a bassa voce un nome, nome di un amico molto caro, il nome di una amico perduto! E quando fu vicino a morte, quando l'approssimarsi dell'eternità ebbe dato al suo spirito qualche cosa della chiaroveggenza della tomba, questo pensiero, che fino ad allora non era che un dubbio, divenne convinzione, e le ultime parole che pronunziò morendo furono queste: "Massimiliano, egli era Edmondo Dantes!"
Si ma di prigione si esce, e quando si esce di prigione, e si porta il nome di Edmondo Dantès, uno si vendica.
Si ama sempre ciò che nuoce.
Non so se in vita vostra abbiate provato, o proverete mai, quello che provavo alla vista di Margherita. L'ultima volta che era venuta, sedeva là, allo stesso posto, ma da allora s'era preso un altro amante, e altri baci dai miei avevano premuto le sue labbra. Eppure alle sue labbra anelavano le mie, e sentivo d'amarla ancora ugualmente e forse di più di quanto l'avessi mai amata.
Non lo so. Da dove viene in noi l'amore e l'odio?
"Come! Non è il signor d'Artagnan?" Esclamò il commissario.
"Nemmeno per sogno!" Rispose Bonacieux
"come si chiama questo signore?"
"Non posso dirvelo. Non lo conosco"
"Come! Non lo conoscete?"
"No"
"non l'avete mai visto?"
"Si che l'ho visto, ma non so come si chiami".
"Il vostro nome?" Chiese il commissario ad Athos.
"Athos" rispose il moschettiere.
"Ma non è il nome di un uomo questo, è il nome di una montagna!" Esclamò il povero funzionario che cominciava a perder la testa.
"È il mio nome" disse tranquillamente Athos.
"Voi siete il signor d'Artagnan".
"Io?"
"Si, voi"
"non è esatto. Hanno detto a me: Voi siete il signor d'Artagnan. Io ho risposto:" Credete? ". Le guardie hanno strillato che ne erano certe e io non ho voluto contrariarle. D'altronde avrei potuto ingannarmi".
-Mi perdonate il mio cattivo umore di stasera? Mi chiese prendendomi la mano.
-Sono pronto a perdonarvene ben altri.
-e mi amate?
-Da impazzirne.
-a dispetto del mio cattivo carattere?
-a dispetto di tutto.
Così ostinato la fissai, che il mio sguardo attirò il suo.