Aforismi di Anna Di Lollo

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Nella matematica degli affetti, gli umani conoscono solo la primitiva abilità di sottrarre e dividere, i cani anche quella assai più evoluta di addizionare e moltiplicare.

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Non a tutti si mostrano il cuore e le crepe che contiene. Per aprirsi all'altro, lasciarsi andare, raccontarsi, ripercorrere gli impervi e oscuri tracciati della propria anima e memoria, è necessario incontrare una tale empatia capace d'inarcarsi e farsi culla. Solo così l'insondabile diverrà visibile.

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Se l'inverno dicesse: "Ho nel cuore la primavera", chi gli crederebbe?

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Se ogni cosa percepisse in origine il suo estinguersi, nulla tenterebbe l'acrobazia d'esistere.

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La solitudine è anche libertà. È gettare via sia il velo di fragilità a cui l'amore costringe, sia la paura di perdere l'altro. È riacquistare i propri spazi, ritrovare le proprie passioni, ritornare a essere completamente se stessi, nella propria interezza e consapevolezza. È ripartire alla scoperta dell'universo e alla sua umana conquista.

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È così bella, schietta e semplice la verità, da non riuscire proprio a capire chi si trincera dietro la menzogna e le sue difficoltà.

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I temerari sono anche pionieri: aprono sempre nuove strade.

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Alcune donne non fanno poesia, alcune donne lo sono.

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I popoli andrebbero affidati alla sensibilità dei soli uomini in grado di percepire il rumore di un filo d'erba che cresce.

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Non sono poi così muti. Sono covi di parole, nidi di poesia, questi silenzi che mi hai cucito addosso.