Scritta da: Anna Monacelli
La parte di cuore che ho riservato per te è divenuta arida, non crescono più boccioli di rosa, non crescono più neanche le spine ed in questo deserto conserverò il tuo ricordo.
Composta martedì 2 dicembre 2014
La parte di cuore che ho riservato per te è divenuta arida, non crescono più boccioli di rosa, non crescono più neanche le spine ed in questo deserto conserverò il tuo ricordo.
Questa mia umana, materna ed egoistica presunzione di saperti sicura solo tra le mie braccia, mi rende debole ed insicura davanti alla tua talentuosa curiosità. Vai mia bambina, corri verso la tua felicità. Quando ti sentirai smarrita dovrai solo seguire quel sottile, eppur resistente filo, che da sempre lega il mio cuore al tuo e troverai sempre un giaciglio sicuro tra le braccia della mamma.
Perché hai così tanta fretta di crescere? Non ti sazia più il latte della mamma. Prima il mondo erano le sue braccia, il suo petto; ti è bastato voltarti per scoprire quanto lontano tu possa andare. Perché hai così tanta fretta di crescere? Non lasciare le bambole sole, abbandonate ai ricordi dell'infanzia. Non togliere le rotelle alla tua bici. Non smettere di chiamarla la notte. Perché hai così tanta fretta di crescere? Corri ancora piangendo da lei, che sola può curare le tue ferite. Lascia la porta della tua camera aperta, perché possa entrarvi come mamma e possa uscirne come amica. Perché hai così tanta fretta di crescere? Presto sarai donna, sarai mamma, sarai cresciuta; eppure nel suo cuore rimarrai sempre una piccola e fragile creatura da stringere al petto.
C'era un campo di margherite, è stata la mia primavera. Con esse mi sono adornata il capo intrecciando una corona; ho abbellito la mia casa e le ho ammirate come se potesse splendere sempre il sole. Invece le nubi si sono affollate, il sole ha iniziato a non splendere più come prima. È arrivato l'inverno e i fiori sono appassiti. Ma se penso al loro profumo sorrido e mi sembra di risentire quei piccoli e delicati steli tra le mani. Fiduciosa aspetto nuovamente la mia primavera, fiduciosa so che torneranno nuovamente le mie margherite.
Un cuore colmo di invidia, ammalerà presto tutto il corpo. Così la mente formulerà solo pensieri figli dell'invidia, il corpo compierà gesti di invidia e le parole saranno vuote espressioni di invidia. Senza un buon medico ed una buona cura, quel cuore sarà destinato ad una eterna infermità.
Se sarà un'amicizia autentica non temere le battaglie; perché sarà lì e combatterà con te e per te. Non userà la dolcezza per illuderti, ma per difenderti. Non userà la gelosia per possedere il tuo cuore, ma ti condurrà per mano nel suo cuore.
La paura di cedere e cadere ti ha messo con le spalle al muro.
Serri i pugni per non far scappare quella maledetta carezza.
Le tue labbra sono chiuse, per non sussurrare quelle parole, perle di felicità o frecce avvelenate.
Il cuore batte al ritmo alternato dell'amore e della rabbia.
Lo stomaco si ribella e la tua anima strilla.
Ma il tuo feroce orgoglio lascia che la tua vita si trasformi in ombra. In quell'ombra riderai e ballerai; mangerai e festeggerai, ti vanterai di quanto tu sia stato forte appoggiato a quel muro.
Il sapore amaro del ricordo diverrà abitudine e lo porterai come un fardello, di cui non sentirai più il peso.
Se tra due amanti entra in gioco l'orgoglio, essi bluffano.
Se il bluff riesce, allora avranno perso la partita.
Se ricambierai l'ingratitudine con la generosità, l'indifferenza con l'amore, l'ostilità con la premura, sarai temuto dall'ostile, ammirato dall'indifferente e maestro di vita per l'ingrato.
In qualsiasi posto tu debba andare, con un libro puoi sempre cambiare destinazione.