Chiusi gli occhi e udii il vento e il suono dell'acqua che scorreva dolcemente, velocemente nel fiume. Mi bastò per un momento. Ma sapevo che non sarebbe durato, che questa pace sarebbe volata via come se mi venisse strappata dalle braccia, e io l'avrei inseguita, io, la più disperatamente sola tra tutte le creature di Dio, per riportarla indietro.
"Armand, tornerai?" Lei aveva gli occhi colmi di lacrime. "Promettimelo." Rimasi di stucco. "Sybelle, cos'è che le donne desiderano così spesso sentire e aspettano a lungo di sentire? Ti amo."
Chi ha smesso di credere in Dio o nel bene continua lo stesso a credere nel diavolo. Non so perché. No, anzi, lo so: il male è sempre possibile. E il bene è eternamente difficile.
Ma la bambina, quell'antica bambina, la mia Claudia era cenere. Un urlo crebbe dentro di me, un selvaggio devastante urlo che veniva dalle viscere del mio essere... si alzava come il vento che faceva turbinare la pioggia su quelle ceneri, che batteva sull'impronta di una mano, sui mattoni che sollevava quei capelli biondi.
Claudia: "cos'è che ti tormenta? Cos'è che ti ha sempre tormentato?" Mi chiese gentilmente ma non abbastanza. Louis: "ho bisogno di te! Non posso sopportare l'idea di perderti!"
Louis: "ma non ti aspetterai davvero che me ne vada senza di lei! È in loro possesso la dentro, devi salvarla, non hai scelta!" Sapevo soltanto che dovevo salvare Claudia oppure morire.
E prendendo la mano giocosa di Claudia capisco per la prima volta cosa lei prova quando mi perdona di essere me stesso, quella parte che dice di odiare e amare.