Scritta da: Silvana Stremiz
Anita l'ava latina.
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Anita l'ava latina.
Ovunque la tua vita ti porti, ricordati sempre che una parte di essa rimarrà per sempre legata alla mia.
Post coitum omne animal triste.
Dopo l'accoppiamento ogni essere animato è triste.
Si nasce piccoli per diventare grandi.
Quando vi trattano da scemo, consolatevi di tutto cuore, perché un'ottima porzione il Signore vi ha donato in tale occasione, facendovi simile al suo diletto Figlio.
Immergendomi in questa infinita illusione, infierisco in quella che è la tua più profonda ferita.
Cerco di guadagnare tempo, di non voltarmi mai, perché solo così potrò alludere ad un esito certo.
Ora qui, davanti al deserto mio cuore, fondo le colonie del tormento.
Imperturbabile ora ti schivo per non rendere più incerta l'immagine di noi.
E non sospettare che sia la mia presunzione, ma è solo la tua insensata vanità, che mi lacera e mi esilia dalla tua immensa bellezza.
E tu resti li.
Per timore di umiliarti o forse soltato per confermare l'ostentazione continua della tua immagine.
Ma il punto è, che tu resti li.
E allora il mio cuore non diventa altro che un riarso campo di ricordi dove la tua presenza fluttua e vaga senza una meta...
L'amore scalda il tuo cuore, libera la tua anima e riempie la tua vita.
Ogne llègne fa fume.
Ogni legna fa fumo.
Quando ce vò ce vò!
Sto inseguendo un tramonto bellissimo, ma fuori è già buio.