Scritta da: Marco Mammino
Certe emozioni sono come le persone: nascono, muoiono... ma non si ripetono mai!
Commenta
Certe emozioni sono come le persone: nascono, muoiono... ma non si ripetono mai!
Che cos'è la tristezza se non il sentirsi profondamente soli?
Vorrei far parte dei tuoi ricordi per vivere per sempre nel tuo cuore.
Donare se stessi all'astuta ipocrisia che ti devasta, nelle mani di tutti, di chi dell'ignoto, inconsapevole di quello che è o potrebbe essere... ritrovarsi senza più nulla... soltanto con un insieme di ricordi che continuano a divorarti.
Cercare di rimuoverli o semplicemente metterli da parte e aspettare che il tempo rimargini il tutto.
Mi piacerebbe riavere fiducia nelle persone. Mi piacere poter credere che una persona può cambiare. Mi piacerebbe avere la forza di amare di nuovo in futuro. Mi piacerebbe poter credere in me stessa. Mi piacerebbe tanto sognare senza essere delusa. Mi piacerebbe svegliarmi una mattina e dire: sono felice.
Tra i viali notturni dell'infanzia, col passo esitante e il cuore tentennante nella gola, azzardavo parole cantate per raggiungere la luce di conforto della mia abitazione. Mai qualche mostro azzardò ad aggredirmi, eppure era pieno di cespugli!
A 15 anni non si dovrebbe pensare alla morte, nemmeno sfiorandola. È un'età in cui si dovrebbe pensare soltanto al divertimento, eppure un ragazzo, un compagno di tutti, è morto. Perché? Potrebbe succedere a tutti noi. Non aveva anche lui il diritto di vivere la sua vita come facciamo noi? Possa essere la sua morte un insegnamento per tutti, che ci faccia aprire gli occhi su questo splendido mondo, che troppo spesso disprezziamo.
Qual è il concetto di vita?
Non c'è un significato: come gli animali siamo cellule attaccate che per caso sviluppano la senzienza.
La morte non esiste, si tratta solo di invecchiamento delle molecole che si decompongono col tempo senza rigenerarsi perché non più in grado di farlo.
La morte puo essere anche immaginata come un sonno dagli atei e come un passaggio all'immortalità per i fedeli.
Ma se ci pensate... potrebbe esserci dopo la "morte" un inferno ininito... cosa fare in questo caso?
La vita non ha un significato perché non esiste, ma poiché siamo in grado di soffrire e di godere, perché non optare per la seconda chance?
Perché vivere una "vita" di sofferenza se poi ci sarà un inferno infinito?
Meglio l'ira di Dio che l'ira di una donna.
Dio è la luce.