Quando guardiamo una persona, in realtà non vediamo quella persona: pensiamo soltanto di vederla. Quel che vediamo è qualcosa che abbiamo fissato nella nostra mente. Riceviamo un'impressione e ci atteniamo a quell'impressione, continuando a guardare quella persona attraverso il filtro di quell'impressione. E questo lo facciamo quasi con tutto.
È sbagliato pensare di poter raggiungere e afferrare la felicità. La felicità non si può conseguire in se stessa perché non è un oggetto ma un cammino.