Vogliate accogliere l’ultima parola che ho scritto nell’elenco – sogno – e darle un giaciglio, un po’ di ristoro. Lei è stanca ed emaciata. La scarsa nutrizione alla quale è costretta da un po’ di tempo le sta facendo temere un infausto epilogo. Una volta rimessa, fatele proseguire il suo cammino, anzi indicatele voi la strada e la prossima meta. Lei ve ne sarà riconoscente per sempre. Con me lo è tutti i giorni, è diventata il mio pensiero ricorrente, quasi un’ossessione. Senza il suo aiuto, non sarei stato in grado di vergare il mio scritto.
"A partire da domani lei è sospeso dal lavoro con ricorso alla cassa integrazione guadagni..." Così recitava la lettera che Marcello Marchesi ricevette da parte della sua azienda, una delle tante in crisi della martoriata provincia di Napoli. È in questo modo, crudo, che apprende che dovrà rimanere a casa, ma all'epoca non sa che lo dovrà fare esattamente per centoquattordici giorni. È da questo punto che si snodano due strade... due viaggi fatti nel segno della lotta pura, uno per rivendicare i propri diritti, l'altro per sconfiggere le proprie paure. Durante quest'ultimo incontrerà tanti personaggi che albergano nella sua memoria, essi lo accompagneranno fin dove le due strade si intersecano. Nei due cammini, al suo fianco, vi è una presenza costante, la sua amatissima Sofia, una donna determinata, capace di conquistare "fortezze inespugnabili". Marcello e Sofia serbano un sogno nei loro cuori, vorrebbero sposarsi, vorrebbero una vita normale e... in nome di essa non si arrendono.