Scritta da: A. Rinaldi
Io non odio gli umani, ne ho anche qualcuno tra gli amici.
Composta martedì 26 gennaio 2016
Io non odio gli umani, ne ho anche qualcuno tra gli amici.
Con il fuoco della paura si alimenta l'ignoranza, per distillare gocce di prezioso odio da elargire a piene mani al mondo intero.
Non ho mai avuto paura di essere un giusto, perché mai ho avuto paura della solitudine.
Che cosa è la vita, se non un frammento di tempo lanciato a casaccio nel turbinio dell'Universo e che tutti abbiamo avuto in sorte, nostro malgrado.
Le cose vanno e vengono e a volte ritornano a farci visita, c'è una costante in tutto, così i momenti brutti si alternano a quelli belli, il giorno si alterna alla notte, il riso al pianto, il dolore al piacere. Solo una cosa ha un percorso inesorabile e unico, che non si cura del giorno, non dorme la notte e per sua natura non volge mai lo sguardo al passato, per tutti è un pensiero, un'idea, un'immagine astratta, un mero computo, una semplice addizione di insignificanti istanti, scanditi al ritmo del nostro cuore malato. Il tempo, padrone assoluto e implacabile, che indomito scorre nell'unico verso che riesce a concepire, in avanti, senza tregua, senza sosta.
Il giudizio che temo è quello di chi ha cose da farmi imparare, non di chi crede di potermi insegnare.
Superare il muro dell'indifferenza non sempre è possibile, anche se qualcuno ti lancia un appiglio si cura di lasciarlo in alto, così dal non poter essere raggiunto.
Ammantata da un'aura di morigeratezza, s'abbandona ai più lascivi baci, questa è la patria mia e il popolo suo, da sempre conciliante, s'arrese e diventò acquiescente.
E c'è chi per provare qualcosa di profondo, trattiene il fiato.
Vorrei non essere presente, quando sono assente di me.