Scritta da: Stefano Gilardi
L'attenzione conduce all'immortalità, la disattenzione alla morte; gli attenti non muoiono mai, i disattenti sono come morti.
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L'attenzione conduce all'immortalità, la disattenzione alla morte; gli attenti non muoiono mai, i disattenti sono come morti.
Fate di voi stessi una luce. Contate su voi stessi e non siate dipendenti da nessun altro.
Per riuscire a trovare la nostra vera essenza, dovremmo prima vivere tutti i sette peccati capitali.
Questo cammino ariano ad otto vie, cioè: giusta visione, giusto scopo, giusto eloquio, giusta azione, giusta vita, giusto sforzo, giusta attenzione, giusta contemplazione.
In questo mondo l'odio
non può porre fine all'odio.
Solo l'amore è capace
di estinguere l'odio.
Questa è la legge eterna.
La morte non deve essere temuta da coloro che vivono con saggezza.
È necessario che l'uomo si avvicini sempre più al bene e si adoperi per preservare la propria mente dalla malvagità. La mente di colui che compie buone azioni di malavoglia, infatti, si diletta nel male.
Gli sciocchi aspettano il giorno fortunato, ma ogni giorno è fortunato per chi sa darsi da fare.
Dall'attaccamento sorge il dolore, dal dolore sorge la paura; per colui che è totalmente libero, non c'è attaccamento, non c'è dolore, non c'è paura.
Rispettiamoci gli uni con gli altri perché ogni vita è sacra. Adesso più che mai, lo stiamo capendo.