Scritta da: Stefano Gilardi
L'attenzione conduce all'immortalità, la disattenzione alla morte; gli attenti non muoiono mai, i disattenti sono come morti.
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L'attenzione conduce all'immortalità, la disattenzione alla morte; gli attenti non muoiono mai, i disattenti sono come morti.
Se volete ottenere l'illuminazione, non dovete studiare innumerevoli insegnamenti. Approfonditene solo uno. Quale? La grande compassione. Chiunque abbia grande compassione, possiede tutte le qualità del Buddha nel palmo della propria mano.
È meglio se sei un vagabondo e viaggi da solo, anziché ammuffire in compagnia degli stolti!
Buddha dice: muoviti nel mondo celebrando, danzando, cantando, simile a un'ape; va da fiore a fiore, soltanto attraversando tutte le esperienze diventi maturo.
La morte sarà bellissima, se sai comunicare con la morte.
È un dissolversi, cadi di nuovo nella fonte dell'essere per rilassarti e per rinnovarti.
Significa, svanire nella fonte dell'esistenza e unirsi a Dio - e puoi rinascere un'altra volta, finché diventi un risvegliato...
Per vedere ciò che pochi hanno visto dovete andare dove pochi sono andati.
Il calunniatore è simile all'uomo che getta polvere contro un altro quando il vento è contrario; la polvere non fa che ricadere addosso a colui che l'ha gettata. L'uomo virtuoso non può essere leso e il dolore che l'altro vorrebbe infliggere, ricade su lui stesso.
Non credere a nulla, non importa dove l'hai letta o chi l'ha detto, neppure se l'ho detto io, a meno che non sia affine alla tua ragione e al tuo buon senso.
Non rivolgerti con tono sferzante ad alcuno. Coloro ai quali ti rivolgerai in questo modo ti potrebbero rispondere nello stesso modo: le ingiurie sono dolorose; colpo su colpo, esse ricadranno sopra di te.
Chi non ha ferite sulla mano può, con quella mano, toccare il veleno: il veleno non penetra dove non esiste ferita; né esiste peccato per chi non lo compie.