Una notizia che ti sconvolge, ti spiazza, ti amareggia. Tutto quello che avevi immaginato, sognato... svanito nel nulla. E lacrime, singhiozzi che nessuna parola riesce a calmare, la testa affondata nel collo del mio compagno, stretti più che potevamo impauriti per una vita che allora mai avremmo creduto di poter affrontare. Poi siamo corsi da te e ricordo che durante il tragitto ho pensato a lungo a cosa avrei fatto, a come avrei reagito e l'ansia cresceva: mi ero persino preparata le parole da dirti. Nulla, non ho detto nulla. Ho sentito solo che ormai il mio amore per te aveva "spiccato" il volo e null'altro mi importava che accarezzarti e "tenere" forte quelle microscopiche manine, perché non potevo fare di più. Poi piano piano, la nostra vita insieme a te: ci sono ancora singhiozzi, ma tante risate e occhi che brillano. I tuoi. Solo che a volte il ricordo torna e graffia ancora, soprattutto quando sei in "tempesta". Chissà se mai passerà, chissà se diverrà così lontano da non sentirlo più nel cuore.
Parlare, parlare, questo fa la gente. E poco interessa dei perché, dei come e dei quando. Importa solo poter dire "qualcosa di qualcuno" in generale, perché così si mantiene "viva". Perché meglio guardare la superficie che osservare i dettagli, che poi sono quelli che spiegherebbero tutti i perché e i come. Ma che importa! Guardare non fa pensare, e pensare - si sa - è stancante per taluni.
Non ti fermi mai, avanti e indietro tutto il giorno, che la notte a volte dormire è solo un optional, ma non ti importa, continui a "creare" e dispensare sorrisi. A portare via nuvoloni, a dare luce quando il cielo si fa scuro. Hai sempre un "ci penso io". Sì, sei uno splendido miscuglio di ciò che di più bello c'è: affetto, tenerezza, durezza "pacata" quando occorre, mani tese, fiducia, affidamento, Amicizia, semplicità... sì, incantevole semplicità.
Ci metti tanta volontà, ti sforzi, impegni tutta te stessa per far comprendere alle persone che ti girano intorno quali siano le motivazioni delle tue azioni, ma niente, le cose continuano a non cambiare e la gente a "mormorare".
Accolta, sorretta. Colora l'animo di azzurro, lo sai quanto mi piace il mare; di arancio come i girasoli che non piegano mai la testa; di bianco come le margherite che io amo tanto. Profumata, perché hai usato i prodotti dell'affetto e quelli sono odorosissimi. Ricucita con fili sottilissimi che non fanno male, che sono strettissimi, ma che se comunque qualche volta si dovessero strappare tu fai così, ricuci gli strappi, non importa se pungerai un po', tanto poi passa, ma tu provaci: accogli, sorreggi, colora. Sempre!
I bimbi, gli anziani, i fiori, il cielo, il mare, la mamma, il papà, i campi fioriti, le donne, gli uomini, le mani, gli occhi, gli animali, i libri, il sole, la pioggia, l'arcobaleno, l'amore. Da togliere il fiato!
È perché spesso si da tutto per scontato. Anche "nell'esserci" delle persone e non si tiene conto, non si apprezza, che nella loro presenza c'è impegno, c'è il loro cuore, c'è il tempo che potrebbero benissimo dedicare a loro stesse. E quando le si trova non bisogna nascondersi dietro un "tu sei forte", perché anche loro hanno le proprie fragilità e forse dopo aver regalato pezzetti di sé vorrebbero sentirsi dire: "oggi sono io che ci sono per te".
Io lo so che mai smetterai di amare. Non l'hai fatto nemmeno quando la tempesta ha strappato le vele della tua barca che quasi non c'era più scampo. Ti sei sempre aggrappata al tuo amato cielo, che sempre ti ha fatta tornare a risplendere. Perché hai forza, perseveranza e amore. Lui lo sa, te ne ha "infuso" tanto.
Ci sono dei momenti nei quali vorresti che qualcuno riuscisse a guardarti così come sei, compresa la tua complessità, che si sieda lì ad aspettare, che passi quel tuo periodo tempestoso, che riuscisse a vedere quelle ferite che hai nel profondo e con "discrezione" cercasse di tamponarle con cerotti di comprensione ed amore. Che ti prestasse quasi i suoi occhi così da poterti vedere "dal di fuori". Spero di essere per te quella persona, tu per me lo sei.
Immaginarsi in volo, ecco cosa si fa quando non riesci nemmeno a respirare. Ecco cosa si fa quando ti accorgi che sta arrivando. Perché non ti abitui mai, non sai nemmeno tu come ti senti e sono inutili i pianti e le lacrime e allora voli, come una piccola farfalla in cerca del suo fiore sul quale posarsi. E quella sensazione rimane come una impronta sull'anima, un ricordo di una emozione lacerata.