Scritta da: Carlo Peparello
Il mondo sarebbe un bel posto in cui vivere se tutti capissero che la più efficace forma di rispetto è farsi gli affari propri e non dare del Lei.
Composta mercoledì 3 giugno 2009
Il mondo sarebbe un bel posto in cui vivere se tutti capissero che la più efficace forma di rispetto è farsi gli affari propri e non dare del Lei.
Io non vivo di equivoci. Se non mi piace una persona non la saluto per primo, non gli offro da bere, non concedo dettagli, gli do consigli solo se mi vengono richiesti e non mi applico ma faccio sfoggio di luoghi comuni.
Il bello di perdere qualcosa di prezioso è la consapevolezza di aver avuto comunque qualcosa di prezioso almeno una volta e se ciò che si è perduto è veramente prezioso c'è la sicurezza, per l'uomo risoluto, di poter riprenderselo a tutti i costi.
L'insicurezza è la mancanza di fiducia in sé stessi mascherata da sfiducia nel prossimo.
Non mi spaventano i sacrifici. Mi spaventa il fatto di farli senza ottenere nulla.
Per esprimere un concetto non serve arricchirlo di vocaboli complicati se il concetto di per sé ha buoni contenuti e significati. Sarebbe come arredare un monolocale con il mobilio di un castello.
Credere non è sempre sinonimo di capire. Le cose per cui vale credere non hanno bisogno di certezze.
La libertà è un dono che ricevono tutti ma che scartano in pochi.
Il tempo spesso è avido. Si prende quello che noi riteniamo superfluo in tutta fretta e fa brillare come oro quelle cose che in realtà preziose non sono. Il tempo è un mercante che non mercanteggia, quello che si cede si perde per sempre.
La sconfitta non è peccato. La rinuncia invece sì.