Ma io sento cosģ, Helen. Non devo amare quelli che, qualsiasi cosa faccia per compiacerli, continuano a non amarmi; devo resistere a quelli che mi puniscono ingiustamente. Č naturale per me, come lo amare quelli che mi dimostrano affetto, o sottomettermi a un castigo quando sento di meritarlo.
La vita mi sembra troppo breve per trascorrerla coltivando risentimenti e prendendo nota dei torti subiti. In questo mondo siamo tutti, e non possiamo non esserlo, carichi di colpe.
Non era mia abitudine trascurare il mio aspetto o l'impressione che facevo sugli altri: al contrario, cercavo sempre di fare una buona figura e di piacere per quanto me lo permetteva la mancanza di bellezza. A volte rimpiangevo di non essere pił graziosa: a volte desideravo avere guance rosate, il naso dritto, una piccola bocca fresca come una ciliegia; desideravo essere alta, maestosa, con una bella figura; mi sembrava essere una disgrazia essere cosģ piccola e scialba, e avere lineamenti irregolari e marcati.