Scritta da: Chiarasandra Trevisan
Tratta le persone per quello che sono e non per ciò che hanno, perché la vita è lunga e domani, potresti aver bisogno di loro.
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Tratta le persone per quello che sono e non per ciò che hanno, perché la vita è lunga e domani, potresti aver bisogno di loro.
Tutti vogliono tutto. Tutto diventa scontato, dovuto e ammuffito. Non fai in tempo a dare un dito che ti chiedono un rene. Non fai in tempo a chiedere aiuto che si tagliano le vene. Morti. Se chiedi sono tutti morti. Una città di fantasmi che gridano al mercato con le mani nascoste sotto il lenzuolo a trafficare amore in cambio di sesso e amicizia in cambio di buoni pasto. Ma la vera infelicità qual è? Chiedere e non ricevere oppure dare e non sentirsi mai abbastanza? Ma il problema dove sta? Nel turgido egoismo sempre in tiro o nell'accoglienza vana di un timido altruismo che prende sprangate in viso? Tutti vogliono tutto, tutti vogliono essere felici a discapito della felicità altrui. Questo è il punto. Punto.
Concedi alla gente quello che vuoi ricevere dalla gente. Se al bene offerto lei ricambia con il male, non farti cambiare. Cambia gente.
Non berti le stronzate della gente. Ti vogliono ubriaca per abusarti il cervello.
Di giorno facciamo i conti col mondo. Ma la notte, oh sì. La notte è fatta per risolvere i conti con noi stessi.
Ci si costruisce sulle sconfitte. Le vittorie servono solo per ubriacarsi senza essere giudicati.
Non smettere mai di cercare quello che ti manca.
Il nemico reale non è mai quello dichiarato. Quello vero sta nascosto tra la genti che ami.
Che strano modo abbiamo di dimostrare che teniamo a qualcuno. È come quando dichiariamo al mondo di esserci messi a dieta evitando di mangiare davanti a lui e poi, di notte, sprofondiamo la bocca nel frigorifero.
Ci sono baci che più che farti stare bene ti rimettono proprio in vita. Sono i baci di chi ha conservato la tenerezza e la purezza dell'intenzione senza metterci malizia. Senza ma e senza perché. Un bacio, così.