Scritta da: Lucia.gaeta87@gmail.com
Tutto non ha bisogno di parole, se non di un tuo abbraccio.
Composta mercoledì 26 ottobre 2016
Tutto non ha bisogno di parole, se non di un tuo abbraccio.
I sogni sognati con tanta ingenuità marciscono in fondo a una via, finché la paura non ci addormenterà e ancora la pioggia cadrà.
I treni partiti senza portarci via non si fermeranno più qua, finché la certezza non ci abbandonerà e ancora la pioggia cadrà.
L'amore è la pena da scontare per non volere stare soli e meglio è amare e perdere che vincere e non amare mai.
Per rendere sopportabile a occhi e pensieri il mondo dal quale veniva, avrebbe dovuto cambiare tutto. Per questo aveva cominciato a disegnare. E quando gli chiedevano da dove ricavasse l'ispirazione, "è semplice" rispondeva, abbassando lo sguardo per il pudore che la facilità impone "nasce per contrasto. Mi guardo intorno, vedo ciò che non mi piace e immagino come le cose dovrebbero essere per piacermi. Per fortuna" aggiungeva "il mondo è pieno di orrori. Il giorno che tutto, intorno a me, soddisferà il mio bisogno di bello, smetterò di disegnare".
Certe cose le trovi solo quando smetti di cercarle. Fino a un istante prima, se ne stanno rintanate chissà dove. Nascoste così bene che finisci col pensare che non esistano affatto. Un attimo dopo, invece, ti si parano davanti. All'improvviso. L'espressione più naturale del mondo. Sorprese della tua sorpresa. L'aria di chi non si è mai mosso dall'unico posto nel quale nessuno guarda mai: sotto il naso. Erano sempre state lì, loro. Tu, invece...
E avrà un senso ma non uno scopo se il passato non passò per niente, se il futuro non fu neanche dopo ed il presente è sempre assente mentre si snoda la mia storia sul rullo sfuggente dei titoli di coda.
Pace a me che non so amare ancora ciò che ho e non so non amar quel che non ho. Fermo sull'abisso tra il rischio e la paura cosa non mi uccise mi lasciò la forza di vivere.
A rubare il fuoco ci si bruciano le vite ma un po' d'aria per campare si respira anche dalle ferite.
Non è l'amore che delude l'uomo, ma l'uomo che delude l'amore. Anche perché, mentre lui è sempre all'altezza del suo mandato, la stessa cosa, purtroppo, non si può dire di noi. [...] Ma è certamente l'energia più grande che l'uomo sia in grado di produrre. L'unica che riesca a fargli fare cose delle quali non si immaginerebbe mai capace. Il miracolo che rende l'uomo capace di miracoli. E, forse, se trovassimo il coraggio di non confinarlo all'atto che origina la vita; se non lo tradissimo, facendone merce di scambio sui mille tavoli della vita; se riuscissimo a guardarlo negli occhi e ad ascoltare quello che ha da dire, e ci decidessimo ad adottarlo come bussola e sestante per la nostra navigazione, ci accorgeremmo che la risposta a molte delle piccole, grandi domande che ci piovono addosso e dalle quali spesso ci sentiamo perseguitati è più vicina di quanto immaginiamo.