L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire.
"È vero, niente televisione durante l'anno scolastico, è un principio sul quale non abbiamo mai voluto transigere!" Niente televisione, ma pianoforte dalle cinque alle sei, chitarra dalla sei alle sette, danza il mercoledì, judo, tennis, scherma il sabato, sci di fondo ai primi fiocchi di neve, corso di vela ai primi raggi di sole, ceramica i giorni di pioggia, viaggio in Inghilterra, ginnastica ritmica... Nessunissima possibilità lasciata al più piccolo quarto d'ora di faccia a faccia con se stesso. Guerra al sogno! Dagli alla noia! La bella noia... La lunga noia... Che rende possibile la creazione... "Facciamo in modo che non debba mai annoiarsi."
La vita meriterebbe di essere vissuta, senza una buona messinscena? E l'arte della messinscena, signore e signori, non è forse ciò che, tra miliardi di dettagli, distingue l'uomo dalla bestia?
Sono allergico a qualsiasi superstizione, a cominciare da quelle ufficiali, quelle che si nutrono di pane azzimo, che spruzzano acqua santa e fondano civiltà.
Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Io ero ancora un cucciolo. Morì. Io piansi. Molto. (da "Abbaiare stanca".)
La pazienza del consolatore deriva dal fatto che anche lui ha le sue rogne. Piangi, amico mio, tanto siamo tutti nella merda fino al collo e non basterai certo tu a fare alzare la marea.