in Frasi & Aforismi (Amore)
La vita è una lunga agonia dopo la morte dell'amore.
dal libro "La prosivendola" di Daniel Pennac
La vita è una lunga agonia dopo la morte dell'amore.
E ho capito che era finita con la stessa chiarezza con cui, secondo Bergson, si sa l'istante in cui comincia.
La vita meriterebbe di essere vissuta, senza una buona messinscena? E l'arte della messinscena, signore e signori, non è forse ciò che, tra miliardi di dettagli, distingue l'uomo dalla bestia?
Il segreto è il carburante del mito.
La pazienza del consolatore deriva dal fatto che anche lui ha le sue rogne. Piangi, amico mio, tanto siamo tutti nella merda fino al collo e non basterai certo tu a fare alzare la marea.
Quel che abbiamo letto di più bello
lo dobbiamo quasi sempre a una persona cara.
Ed è a una persona cara che subito ne parleremo.
Forse proprio perché la peculiarità del sentimento,
come del desiderio di leggere, è il fatto di preferire.
Amare vuol dire, in ultima analisi,
far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo.
E queste preferenze condivise popolano l'invisibile cittadella della nostra libertà.
Noi siamo abitati da libri e da amici.
Nel deserto il tentatore non è il diavolo, è il deserto stesso: tentazione naturale di tutti gli abbandoni.
Era inverno a Belleville e c'erano cinque personaggi. Sei contando la lastra di ghiaccio. Sette, anzi, con il cane che aveva accompagnato il Piccolo dal panettiere. Un cane epilettico, con la lingua che gli penzolava da un lato.
Così è la vita: ci sono i conosciuti e gli sconosciuti. I conosciuti ci tengono a farsi riconoscere, gli sconosciuti vorrebbero rimanere tali, e a tutti e due va male.
L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire.