Scritta da: Edvania Paes
Non fidatevi dalle mie parole. Non mi fido neanche io. Sono come un orologio senza lancette. Fidatevi piuttosto dei miei silenzi. Sono molto più coerenti.
Composta domenica 3 marzo 2013
Non fidatevi dalle mie parole. Non mi fido neanche io. Sono come un orologio senza lancette. Fidatevi piuttosto dei miei silenzi. Sono molto più coerenti.
Tanto meglio avere il cuore spezzato. È il solo modo per liberare l'amore che in esso era rinchiuso.
Lei era una di quelle persone che non si sentono mai soddisfate. Di quelle persone che non hanno mai abbastanza. Quelle che vogliono sempre di più. Non dagli altri. Da se stessa.
Più bello di svegliarsi sapendo che qualcuno ti ama, è svegliarsi con quel qualcuno accanto.
È nel sorriso che si concentra il senso della vita.
Ammirerei anche l'alba se solo lei attendesse il mio risveglio. Ecco perché colgo i tramonti. Loro si che mi capiscono.
Il guaio è che il cuore ragiona meglio del cervello.
Mai mostrare le tue cicatrici alle persone sbagliate. Loro sapranno dove colpirti.
Combatterò contro i miei fantasmi fino a sconfiggerli. Scrivendo. Perché scrivere è la mia arma per esorcizzare i fantasmi che popolano la mia mente.
Ci sono silenzi che cullano e silenzi che urlano. Silenzi che raccontano e silenzi che omettono. Silenzi che ti riportano alla realtà e silenzi che ti fanno sognare. Solo chi sa ascoltare i silenzi può capirli.