Scritta da: Edvania Paes
Non capisco perché tante persone preferiscano essere schiave del denaro, invece che libere di vivere.
Composta lunedì 17 novembre 2014
Non capisco perché tante persone preferiscano essere schiave del denaro, invece che libere di vivere.
Solo quando chiudiamo gli occhi riusciamo a vedere quello che abbiamo dentro.
Nella vita ci sono due tipi di giornate: quelle tristi e quelle in cui vorresti morire. Tu sorridi a tutte e due e continua a vivere.
Lasciamo gli interminabili discorsi ai grandi oratori. A noi bastano gli intermittenti silenzi.
I miei cari che se ne sono andati, mi hanno lasciato ricordi belli e anche brutti nella memoria, perché non erano perfetti, come non lo sono io, come non lo è nessuno. Ma nel mio cuore hanno lasciato solo amore, tanto amore! Che custodisco con cura. Perché era il meglio che potevano lasciarmi. È quello che di meglio possiamo lasciare a quelli che rimarranno dopo la nostra partenza. Il nostro amore!
Il mio Dio si chiama Amore. E lo vedo in ogni manifestazione d'amore. Sia di natura vegetale, animale o astrale. Nella vita!
Gli amici sono il sole che illumina e riscalda la nostra anima anche nelle notti buie e fredde.
Se potessi inventare un nuovo modo per coniugare il sentimento "amore", inventerei "eterno", visto che l'infinito (verbalmente parlando) ammette solo il presente e il passato.
L'amore è cenere di stelle, è polvere di cielo che il vento spazza via per essere trovato ovunque.
Certi silenzi del cuore penetrano l'anima più di un intero dizionario.