Scritta da: Elena Usai
Il dolore più grande e profondo al mondo non è l'aver deluso gli altri ma se stessi.
Composta mercoledì 24 ottobre 2012
Il dolore più grande e profondo al mondo non è l'aver deluso gli altri ma se stessi.
Sono le piccole cose, quelle che davvero possono danneggiarci in modo profondo e radicale.
Non dovrebbe essere la gloria di un movimento ne di una denominazione a vedersi in te; e non dovrebbe essere la testimonianza di quel nome da dover essere difesa. Il vangelo infatti non ha un posto fisso; e non appartiene a nessuno. Però tutti hanno il diritto e la possibilità di appartenere al vangelo; se lo vogliono.
È meglio raccogliere in vita quello che si sta seminando, piuttosto che nell'eternità; dove non c'e più possibilità di fuga.
Io non ho imparato a "ballare sotto la pioggia"; ma a saper continuare a camminare anche in mezzo alla tempesta!
Maggiore è la tua fede, maggiori saranno le prove nelle quali ti sarà data l'opportunità di esercitarla.
L'uomo orgoglioso verrà sopraffatto dal suo stesso stato.
La fragilità dell'uomo è rivelata nei suoi gesti; che rivela attraverso quello che sta vivendo nell'estemporaneità.
Disinteressati del tuo prossimo per non morire appresso a lui!
Certe persone dovrebbero morire alla svelta. Perché recherebbero meno dolore morendo in breve tempo, di tutto quello che fanno essendo ancora in vita.