Mi giro un secondo verso di te, stai spiegando di sicuro qualcosa di intellettuale che capisci solo tu. Mi viene da sorridere, sei così buffo a volte. Ti sforzi di essere chiaro e non solo con le parole, anche con i gesti. Muovi le braccia così animatamente che quasi colpisci Jen. Nemmeno te ne accorgi. Nessuno ti sta davvero ascoltando, ma continui perché per te è importante. Mi avvicino e ti ascolto. Parli di fisica, o almeno credo. Cerco di rimanere concentrata sulle parole, ma mi distraggo dalle tue labbra. Cavolo non riesco a respirare quando ti guardo, sei intossicante. Mi fa male la pancia, mi gira la testa e ho la pelle d'oca. Mi sta venendo la febbre, di sicuro. Un essere umano non può fare quest'effetto, no.
Io non l'ho mai sentito il tuo profumo. Non so com'è. Me lo immagino cosi buono e dolce da far perdere la testa a chiunque. Anzi no, a chiunque no. Solo a me.
Ho sentito il mio cuore battere forte per un momento. Poi ti ho perso. Non ti trovavo più. Ed ecco che la delusione di sempre ha incominciato a farsi sentire.
Quando ti vedo mi sento bene. È come se fosse tutto rosa. Sì, il mondo diventa tutto rosa, con fiori dappertutto e rose blu e gialle e ancora blu. Il mio cuore esplode di felicità. Sei il mio colore preferito. Sei il colore dell'amore. Sei... azzurro. Come il cielo. Tu sei il mio cielo.
Mi viene da ridere solo a pensare a tutto quello che ho passato per vederti solo un istante. Tutte le figure di merda che ho fatto. Ma va bene cosi. Me le porterò nel cuore. Perché mi faranno pensare a te.
Mi sei sempre mancato, fin da subito. Da quando sono scesa da quell'auto, quel giorno, e ti ho pensato sempre. Sempre. Non connettevo più. Le mie amiche mi parlavano ma io non le ascoltavo. Pensavo a te. Al tuo modo di sparire in mezzo alla gente anche se magari sei nel mezzo. Nessuno ti nota. Nessuno ti ha notato quel giorno. Tranne io.
Non ti vedevo cosi bene da più di un mese. O forse no. Non lo so. Non riesco a ricordare, troppo il tempo. Ti ho intravisto qualche volta sull'auto. Forse non eri neanche tu. Forse volevo solo convincermi che eri tu almeno sarei tornata a casa felice.
Il tempo passa inesorabile, trascorre tra il chiasso e la fretta, e noi non ce ne accorgiamo perché raramente ci soffermiamo ad ascoltare il silenzio. Il tempo bisogna cercarlo e serbarlo per il futuro, come si fa con il pane, per poterlo usare quando si ha fame di vita.