Scritta da: Enzo Di Maio
Vorrei risvegliar Mazzini e dirgli: "guarda, è stata fatta l'Italia ma si son dimenticati gli Italiani"
Composta giovedì 1 maggio 2014
Vorrei risvegliar Mazzini e dirgli: "guarda, è stata fatta l'Italia ma si son dimenticati gli Italiani"
Al lavoro ho sparato quando ero in tenera età, da allora mi osserva da lontano, vorrebbe avvicinarsi ma si nota che ha timore. Il fatto che gli abbiano dedicato una festa mi turba profondamente.
L'assenza uccide il ricordo.
Essere un contemporaneo di Alfano ti fa pensare che Dio sia veramente incazzato con l'umanità.
Chiudo la porta alle mie spalle, Inizia un nuovo giorno, una nuova pagina di vita si aggiungerà al mio libro. Non sò quando lo finirò, se riuscirò a non esser mai banale e se ci sarà mai un editore disposto a pubblicarlo. Questo francamente non mi interessa, non sarò' io a scoprirlo e non ho neanche fretta che accada.
Credo che per i nostri politici il solo pensare di poter pensare rappresenti un insormontabile problema.
Anche oggi mi sono alzato, ho aperto la finestra ed ho osservato il mondo. Ha tanti problemi, ma è così bello ancora esserci.
Se stai pensando ad un ancora come strumento di salvezza ricordati che non sei una nave e neanche un pesce.
Nella vita sono attore e pubblico di me stesso e nel mio teatro c'è sempre il tutto esaurito.
Ho vissuto di calcio e non ho mai rifiutato una notte d'amore. L a mia vita è stata sempre, irrimediabilmente, condizionata dalle palle.