Scritta da: Antonietta
Non è ricco colui che ha molto ma colui che dà molto. Chi è capace di dare se stesso è veramente ricco.
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Non è ricco colui che ha molto ma colui che dà molto. Chi è capace di dare se stesso è veramente ricco.
Nell'arte di vivere, l'uomo è insieme l'artista e l'oggetto della sua arte; lo scultore è il marmo, il medico è il paziente.Commenta
Conosciamo individui che sono - o sono stati - spontanei, i cui pensieri, sentimenti e atti sono l'espressione di loro stessi e non di un automa. Questi individui ci sono familiari per lo più come artisti. Infatti l'artista può essere definito un individuo in grado di esprimersi spontaneamente, e proprio così lo definiva Balzac; in tal caso, anche certi filosofi e scienziati devono pure essere chiamati artisti, mentre altri che passano per essere artisti ne sono invece tanto lontani quanto un vecchio fotografo può esserlo da un pittore creativo. Ci sono poi altri individui i quali, pur non avendo la capacità - o forse semplicemente la preparazione - per esprimersi in un mezzo oggettivo come fa l'artista, possiedono la stessa spontaneità. Ma la posizione dell'artista è vulnerabile, poiché in realtà si rispetta l'individualità e la spontaneità del solo artista riuscito; se non riesce a vendere la sua arte, egli resta per i suoi contemporanei un eccentrico, un nevrotico, così come il rivoluzionario vittorioso viene poi considerato uno statista, mentre il rivoluzionario fallito non è altro che un criminale. I bambini offrono un altro esempio di spontaneità. Hanno la capacità di sentire e pensare ciò che è veramente loro; questa spontaneità si manifesta in quello che dicono e pensano, nei sentimenti che i loro visi esprimono. Se ci si chiede perché i bambini piacciono alla maggior parte delle persone, credo che la risposta, a prescindere dalle ragioni sentimentali e convenzionali, vada cercata proprio in questo carattere della spontaneità. Essa attira profondamente chiunque non sia talmente arido da aver perduto la capacità di percepirla. In realtà non c'è nulla di più accattivante e convincente della spontaneità, in chiunque la si trovi.
Per quanto meno infami dei meri sadici, i burocrati sono più pericolosi perché in loro non c'è neppure un conflitto tra coscienza e dovere.
Coloro che inconsciamente disperano ma indossano la maschera dell'ottimismo non è detto che siano saggi; ma coloro che non hanno rinunciato alla speranza possono riuscire soltanto a patto di mostrarsi tenaci realisti, di far gettito di tutte le illusioni e di valutare appieno le difficoltà. Questa lucidità mentale costituisce l'elemento che distingue gli "utopisti" presenti a se stessi e gli "utopisti" che sognano ad occhi aperti.
Solo chi ha fede in se stesso può essere fedele agli altri.
Il mio centro è dentro di me.
Nell'amore si compie il paradosso di due esseri che diventano uno pur restando in due.
Dobbiamo prefiggerci come scopo, non di raggiungere la sicurezza, ma di riuscire a sopportare la mancanza di sicurezza.
Il nostro mondo ha per noi senso, e noi ci sentiamo certi delle nostre idee, grazie al consenso di coloro che ci circondano.