Scritta da: Giovanna
A volte le persone sono solo delle porte, dei passaggi. Tu per me, io per te. Anche gli sconosciuti, ogni incontro è una porta.
dal libro "Il giorno in più" di Fabio Volo
A volte le persone sono solo delle porte, dei passaggi. Tu per me, io per te. Anche gli sconosciuti, ogni incontro è una porta.
A un certo punto ho sentito una sensazione a cui non sono mai riuscito a dare un nome. È un misto di malinconia, tristezza, insoddisfazione, ansia, felicità. Quando la sento mi commuovo. Mi succedeva spesso in passato. Era qualcosa che mi sfuggiva e che provavo soprattutto quando restavo solo o mi fermavo un po' a pensare. Sentivo che saliva come il dolore dopo che hai preso una botta.
Per imparare ad amarlo ho dovuto fare il giro del mondo. E più mi allontanavo da lui, più in realtà mi stavo avvicinando. Il mondo è tondo.
Viviamo una routine che non può produrre alcun risultato diverso. Se non siamo felici oggi, non lo saremo domani. Ho la sensazione di consumare la mia vita nell'attesa di qualcosa che non accadrà mai.
Avevi così paura di non farmi mancare niente che alla fine mi è mancata l'aria e soprattutto la possibilità di sbagliare.
Micaela stava dormendo e io avrei voluto trovare il modo di entrare nel suo sogno e parlarle, dirle tutte le cose che ancora non le avevo detto. Non volevo tenerle per me.
Ho capito in quell'istante di essere veramente innamorato, ma nel senso della parola inglese: in love. Forse non eravamo nemmeno due persone innamorate l'una dell'altra ma innamorate di ciò che ci univa. Come due musicisti jazz: ciò che li unisce non è l'amore dell'uno per l'altro, ma l'amore che entrambi hanno per la musica. Ciò che creano.
Mi ero simpatico perché io, quello lì nello specchio, lo sapevo cosa aveva passato nella vita. Sofferenza, pianti, dolori, silenzi, gioie, risate. E anche se non era perfetto, non potevo che volergli bene, tutto sommato.
In una vera storia d'amore, la persona con cui stai è lo specchio migliore per vedere i tuoi difetti e i tuoi limiti.
Avrei voluto essere più... più tutto. Avrei voluto prenderla per mano quando attraversa la strada come solo un uomo sa fare, aspettarla ogni giorno fuori dal suo ufficio per vederla venire verso di me sorridendo. Avrei voluto saperle comprare un vestito che le piacesse. Essere una cosa bella per lei, un bel pensiero, una buona parola, un buon attimo di silenzio.