Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore
povero o ricco, umile o Messia.
Femmine un giorno e poi madri per sempre
nella stagione che stagioni non sente.
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Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore
povero o ricco, umile o Messia.
Femmine un giorno e poi madri per sempre
nella stagione che stagioni non sente.
Quando riascolterò il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi che la sera raccoglie.
E poi a un tratto l'amore scoppiò dappertutto.
Giocherellare a palla
con il proprio cervello,
cercando di lanciarlo
oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato
ai bordi dell'infinito.
Acqua che porta male, sale dalle scale... sale senza sale.
Se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo.
Anche la luce sembra morire nell'ombra incerta di un divenire dove anche l'alba diventa sera e i volti sembrano teschi di cera. Ma tu che vai, ma tu rimani anche la neve morirà domani.
Tu prova ad avere un Mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole. Di questo Mondo ne fai parte anche tu.
Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.
Questo nostro mondo è diviso in vincitori e vinti, dove i primi sono tre e i secondi tre miliardi. Come si può essere ottimisti?