Papà, le sue sono le parole che ti risollevano, le braccia che ti avvolgono e ti proteggono, lo sguardo che sa dirti tutto, l'approvazione o il rimprovero che leggi nei suoi occhi, le parole dette in silenzio, le emozioni che traspaiono poco, le sue mani grandi, gli abbracci che ti porti dentro per tutta la vita, le tue radici, il tuo futuro.
Ti sosterrò, sempre e comunque: quando barcollante muoverai i tuoi primi passi, quando incuriosito e un po' impaurito inizierai l'asilo, quando ti sentirai grande per l'inizio della scuola, quando piangerai ci sarò per consolarti, quando riderai ci sarò per farlo con te, quando avrai paura ci saranno le mie braccia a fermare i tremiti, quando sbaglierai ci saranno le mie parole a rimproverarti e a spronarti, quando crescerai io ci sarò sempre e comunque perché una mamma, una vera mamma sostiene sempre i suoi figli.
E se, nonostante tutti i dolori e tutti i dispiaceri che ti si sono presentati, pensi che la vita è bella allora hai vinto tu perché lei non è riuscita a sconfiggere la tua voglia di scoprire ogni giorno cosa ti regalerà il domani.
Ti insegnerò: che le ferite del cuore prima o poi si rimarginano ma quelle dell'anima lasciano segni profondi e indelebili. Ti insegnerò che dare è meglio che ricevere perché quando doni qualcosa di te arricchisci non solo gli altri ma anche te stessa. Ti insegnerò che la vita è dura, tanto dura e che alla fine bisogna godere delle cose davvero belle e importanti della vita e tralasciare quelle futili e inutili che sembrano renderci felici e invece poi. Ti insegnerò che il mondo è pieno di falsi e opportunisti che sbandierano valori sulla dignità e sulla lealtà e poi non valgono proprio niente. Ti insegnerò che cadrai, mille volte cadrai ma ti insegnerò anche a rialzarti tutte le volte. Perché la vita è dura figlio/a mio/a ma vale la pena viverne ogni maledetto momento.