Quando una persona inizia a trattarmi gentilmente io inizio a chiedermi se sta facendo come con il tacchino di Natale: ingozzarlo per poi ucciderlo. E mangiarlo. Con tutto ciò che mi ha donato e che di mio ho dentro.
Non tutti sanno sorridere, spesso ci si sente degli idioti pieni di difetti in mostra, i denti, la faccia, gli occhi, l'espressione. Dobbiamo imparare a sorridere, anche da soli, anche per strada. Imparare a sembrare dei cretini, ma a non sentirci tali.
Amiamo scrivere con carta e penna, ma siamo sinceri: se la pulsione ci prende scriviamo indipendentemente su computer, iPod, telefoni o mani. Siamo quelli che se hanno l'ispirazione sono capaci di scrivere su di un muro con una matitina Ikea rosicchiata e poi portarsi a casa l'intonaco.
C'è un luogo che ogni città possiede. Un posto romantico, un posto drammatico, un posto di passaggio o per rimanere, per ricordare e per andare a dimenticare, per tornare o per andarsene. C'è un luogo che ogni città possiede, quello più bello di tutti: la stazione dei treni.
La sua solitudine era la peggiore di tutte. Non solo non sapeva tenersi accanto le persone, non sapeva nemmeno conceder loro un buon addio. Era una persona sola anche nei ricordi.
"Guerrieriiii giochiamo a fare la guerra?" Sognare un compagno di viaggio come Mickey Knox. Bere Latte +. Ammazzare 88 folli da sola.
Replay. Replay. Replay.
Per un animo tumultuosamente violento, una violenza così lontana ma così tangibile è la migliore via di fuga, quella con più ossigeno, da una realtà soffocante.