Scritta da: Francesca Soru
Preghiera a me
Che io...
possa lasciare andare accogliendo
riconoscendo così
libertà di quel fallimento,
che altro non è che sperimentare: vita!
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Preghiera a me
Che io...
possa lasciare andare accogliendo
riconoscendo così
libertà di quel fallimento,
che altro non è che sperimentare: vita!
Riflessione
La vita non dice nulla mostra tutto,
si continua a parlare
facendo gare nel cambiare la forma
ma la sostanza è la medesima...
eppure basta e avanza essere ognuno ciò che si è.
L'Energia tanto acclamata
ancora non si comprende
perché quanto viene alla luce
è ancora privo di Fede,
questa emerge nell'affidarsi all'altro
ma non prima di essersi affidato a se stesso.
L'Amore è al di sopra del bene e del male.
E mi da opportunità di allontanarmi dalle aspettative!... che liberazione!
Nuvolo il cielo,
pioggia leggera bagna la terra,
questo i miei occhi stanno scrutando,
insieme ai suoni
che quel vedere mi sta indicando.
Gli uccellini cinguettano
in quel nuvolo di cielo
forse che è un inno
in quella pioggia che scende?
Occhi e orecchi ti prestano Ascolto dall'Anima mia...
così saluto te giorno,
che ti stai presentando.
Nessun rifiuto esiste,
quel sentire rifiuto non mi porta dove
la mia Anima vuole andare,
mi porta verso un tergiversare
di quello che ho scelto da tanto di voler affrontare.
Ho sperimentato la violenza
per comprendere che dinamiche separano
se non le si Ascolta a 360 gradi,
ognuno vive esperienze
che non si possono agglomerare,
ciò è destabilizzante e confusionario
in quanto incita ancora verso una violenza celata...
Non esiste bene e/o male,
entrambi fanno parte della medesima essenza.
Credo nell'esistenza di un filo sottile
che lega ogni forma di vita
ogni azione e pensiero,
è per questo che tutto ha un senso
seppure non subito riconosco,
ci pensa poi la vita a mostrarmi
permettendomi di usare quegli strumenti
per ricordare e conoscere,
non fermandomi nella dualità
ma proiettandomi verso l'oltre,
è così che imparo a godere di quel meraviglioso dono
che è la vita.
Questa è la mia fede.
Il coraggio di fare
Un abbraccio desiderato da colui che non sapeva,
mi sono sperimentata e l'ho avvolto nel mio abbraccio e
da quel giorno non più desiderio
ma manifestazione di entrambi nell'abbracciarci...
lui era mio padre.
Riflessione
E il nostro mondo dimenticato ci catapulta
in quel sentire perdita dove non stiamo bene,
e cerchiamo in qualche modo di riemergere
creando all'altro responsabilità di noi...
E quando ci si accorge che dentro di noi vive quel ritmo
scandito dal cuore, ove la nostra Anima ci parla,
allora comprendiamo l'utilità di quel silenzio temuto.
Scoperta
Ti ho cercata, apparentemente senza saperlo,
ti ho trovata e vissuta,
mi hai donato dolore nel viverti,
mi hai donato gioia riconoscendoti,...
oggi io so che tra non molto andrai,
mi lascerai così un segno indelebile
quello di esserti diventata amica.
Grazie Amica Malattia.