Scritta da: Francesco Costanzo
Nel sonno medito e nella veglia dormo.
Commenta
Nel sonno medito e nella veglia dormo.
Fiore d'albero forte
aspetti l'operosa ape
che si riposi nella tua corolla
ne succhi il nettare
fecondando in te
la gioia di vivere.
Etna
Oggi ho accarezzato
col mio sguardo
il profilo stagliato nel cielo,
col sole dietro al tramonto,
della mia amata Etna.
Accarezzavo le forme
sinuose e selvagge
di una femmina misteriosa e capricciosa.
So che nella sua valle
è il mio regno di uomo
che cerca continuamente
il mistero nelle viscere di un vulcano.
Lascia che la tua penna scriva imbizzarrita e ribelle alle regole del tuo pensiero e vedrai che nascerà un fiore.
Silenzio nella campagna, un cane abbaia lontano, un leggero fruscio fra i rami d'alberi solitari con le gemme pronte a schiudersi ai primi tepori di una precoce primavera. Silenzio dentro di me, sol un ronzio delle mie orecchie, un senso di pace, la vita che prosegue, uno sguardo al mio passato, non più pesante. La pace, solo quella pace che ti può dare la natura; poi un erotico moto mi pervade, antico, mi spoglio dei miei abiti, mi rotolo nudo sull'erba, e rido, grido, gioisco ed urlo che la vita è bella "nonostante".
Onde del mare
sballottate le mie membra
più forte che potete.
Esse son vogliose di vita
e voi
scandite il ritmo della mia vita
come bambino dondolato
da una culla che canta dolce nenia.
Senso di sprofondamento
voglia di andare lontano
là dove non c'è una meta da raggiungere
là dove non occorre lottare per conquistare
là dove basta il linguaggio degli occhi
per Amare.
Poco rimane di quelle due comete
che raminghe nel cielo
allora si sfiorarono
senza mai fondersi.
Solo polvere
atomi dispersi
nel vuoto dell'universo.
Verità
Ogni uomo
ti trova
quando guarda il mondo
dall'alto di una montagna
quando fissa il cielo
in un notte di stelle.