in Frasi & Aforismi (Società)
Troppe volte zero baby, non vuol dire uno
e c'è qualcosa che brucia, in tutto questo fumo.
Composta martedì 7 dicembre 2010
Troppe volte zero baby, non vuol dire uno
e c'è qualcosa che brucia, in tutto questo fumo.
Fa' che gli sia dolce anche la pioggia nelle scarpe, anche la solitudine.
Per chi beve di notte e di notte muore e di notte legge
e cade sul suo ultimo metro. Per chi vive all'incrocio dei venti
ed è bruciato vivo per le persone facili che non hanno dubbi mai.
Per la nostra corona di stelle e di spine, per la nostra paura
del buio e della fantasia. Il violino dei poveri è una barca sfondata.
Un ragazzino al secondo piano che canta stona e ride ...e spera che un giorno vada lontano.
Fa che gli sia dolce anche la pioggia nelle scarpe.
Ballare piano in controluce.
Mi hanno detto fermati, non mi hanno chiesto mica dove vai.
Vorrei dirtelo in un orecchio cosa pui farci con quel sorriso
con quel sorriso da passaporto, sempre incollato sul viso
Io sono nato ieri, lo sai benissimo meglio di me
i segreti per restare a galla, tu li conosci meglio di me
ed è per questo che non mi piaci, e grazie al cielo
io non piaccio a te. Credi davvero che ti potrà aiutare
se una volta dovessi scegliere da che parte stare
se una volta dovessi smettere di bleffare.
E la radio ci fa ballare, ci manda musica da mangiare
la sera scende come un emergenza sulla città
la notte promette bene piena di ossido e di sirene
è già pronto il domani... lo stanno consegnando già.
Alla fine di un viaggio c'è sempre un letto da ricordare, un viaggio da ricominciare.
Ma dimmi, sogni spesso le cose che hai scritto
oppure le hai inventate solo per scandalizzarmi
amore amore naviga via devo ancora svegliarmi.
Per chi beve di notte e di notte muore, e di notte legge, e cade sul suo ultimo metro, per gli amici che vanno e ritornano indietro e hanno perduto l'anima e le ali.
Tu non mi piaci nemmeno un poco
e grazie al cielo io non piaccio a te.