...e capirai che la vera ambiguità è la vita che viviamo, il qualcosa che chiamiamo essere uomini; e che quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere, ma il qualcosa che ti porti dentro cioè vivere...
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...e capirai che la vera ambiguità è la vita che viviamo, il qualcosa che chiamiamo essere uomini; e che quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere, ma il qualcosa che ti porti dentro cioè vivere...
Non starò più a cercare parole che non trovo per dirti cose vecchie con il vestito nuovo, per raccontarti il vuoto che al solito ho di dentro.
E che ci giunga un giorno
ancora la notizia
di una locomotiva, come una cosa viva
lanciata a bomba contro l'ingiustizia.
Nel sole dei cortili i tuoi fantasmi giovanili
corron dietro a delle Silvie, beffeggianti.
Si è spenta la fontana, si è ossidata la campana
perché adesso ridi, al gioco degli amanti?
Sei pronto per gettarti sulle strade, l'inutile bagaglio ed entri in te
ma temi il sole e l'acqua prima o poi cadrà
e il tempo andato non ritornerà.
Professionisti acuti, fra i sorrisi ed i saluti
ironizzano i tuoi dubbi sulla vita
le madri dei tuoi amori, sognan trepide dottori
ti rinfacciano una crisi non chiarita.
La sfera di cristallo si è offuscata
e l'aquilone tuo non vola più
nemmeno il dubbio resta, nei pensieri tuoi
e il tempo passa e fermalo se puoi!
Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio.
È meglio un giorno solo da ricordare, che ricadere in una nuova realtà sempre identica.
Giorno d'estate giorno fatto di niente,
grappoli d'ozio danzan piano con me,
il sole è un sogno d'oro ma evanescente,
guardi un istante e non sai quasi se c'è.
Sono fiero del mio sognare di questo eterno mio incespicare.
Non sai che ci vuole scienza, ci vuol costanza, ad invecchiare senza maturità.
Ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare, ma non raccontare a me che cos'è la libertà!