Scritta da: Francesco Mappa
Vivo nell'attimo in cui i tuoi occhi si posano sul mio corpo e lo rinfrescano di primavera.
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Vivo nell'attimo in cui i tuoi occhi si posano sul mio corpo e lo rinfrescano di primavera.
Ti porterò dove il cielo bacia il mare e lì, sospesi nello spazio inanimato del peccato, edificherò il mio ES.
Ti vesti di vento per rapire il mio corpo e donarlo al tempo.
Amare è anche abbracciare il dolore.
Il mio cuore solfeggia nell'aroma del tuoi gemiti.
Del suo amore ne fui tenero riflesso.
Il vento lenisce le ferite dell'anima.
Mescolo alla mia gloria la retorica di una folle rappresentazione dell'immediatezza.
Sonnecchia la verità nella sequenza ontogenetica: perfettismi inesistenziali si esprimono nel destino immobile dello psicolinguista che non conosce felicità.
L'amore eterno è reso conoscibile solo da anime pure.