Scritta da: Staff PensieriParole
in Frasi & Aforismi (Morte)
Non si muore quando si deve, ma quando si può.
dal libro "Cent'anni di solitudine" di Gabriel García Márquez
Non si muore quando si deve, ma quando si può.
Non immaginava che era più facile cominciare una guerra che finirla.
L'ebbrezza del potere cominciò a decomporsi in raffiche di disagio.
Non c'è atto di libertà individuale più splendido che sedermi a inventare il mondo davanti ad una macchina da scrivere.
E ha dovuto cambiare via per che la gente non vedesse le sue lacrime che non poteva più nascondere, perche queste lacrime non era di quella notte, era di tante altre: Quelle che portava attraversata nella gola per cinquenta uno anni, nove mesi e quatro giorni.
Nel corso degli anni entrambi arrivarono, seguendo vie diverse, alla conclusione saggia che non era possibile vivere altrimenti, né amarsi altrimenti: nulla a questo mondo era più difficile dell'amore.
Se per un istante Dio dimenticasse che sono una marionetta, e mi regalasse un pezzo di vita, non direi tutto quello che penso ma penserei molto a quello che dico. Sognerei di più, mi attiverei quando gli altri si fermano, eccetera.
Continuò a vederlo fin quando terminò di tagliare la cipolla, e continuò a vederlo fin quando non era più possibile che potesse vederlo, perché allora non era ormai più un impiccio nella sua vita, ma un punto immaginario nell'orizzonte del mare.
Il cuore ha più stanze di un casino.
Avevano appena festeggiato le nozze d'oro e non sapevano passare neppure un istante l'una senza l'altro, o senza pensare l'una all'altro, e più rincrudiva la vecchiaia meno lo sapevano. Né lui né lei potevano dire se questa servitù reciproca si fondasse sull'amore o sulla comodità, ma non se l'erano mai domandato con la mano sul cuore, perché entrambi preferivano da sempre ignorare la risposta.