Scritta da: kicp3
Egli aveva in sé i germi di tutte le infezioni. Corrompendosi, corrompeva.
dal libro "Il piacere" di Gabriele D'Annunzio
Egli aveva in sé i germi di tutte le infezioni. Corrompendosi, corrompeva.
Inoltre, ci sono in ogni società alcuni curiosi che fan professione di scoprire e che vanno su le vestigia degli amori altrui con non minor perseveranza de'segugi in caccia di selvaggina.
Non tanto egli rimpiangeva i giorni felici quanto si doleva de' giorni che ora passavano inutilmente per la felicità.
Il verso è tutto.
Giova ciò solo che non muore, e solo per noi non muore, ciò che muor con noi.
Oh! Quanto giova la cecità degli occhi al veder chiaro!
Il chiarore vanisce, il sopore m'adagia.
Rosam cape, spinam cave.
Cogli la rosa, attento alla spina.
Oh, s'io potessi darvi l'oblio d'ogni cosa!
E credere in te soltanto, giurare in te soltanto, riporre in te soltanto la mia fede, la mia forza, il mio orgoglio, tutto il mio mondo, tutto quel che sogno, e tutto quel che spero...