È arduo vivere con piacere il presente senza consapevolizzare l'inutilità del senso di colpa che ristagna nel passato, e la velleitarietà dell'ansiosa illusione sognante che pretende di anticipare il futuro.
La maturità di un individuo non consiste nell'avere delle (presunte) sicurezze, ma nel modo in cui si gestiscono e si affrontano le proprie insicurezze.
Tanto più l'uomo ragiona antropocentricamente, tanto più si approssima alla propria limitata natura. Viceversa, tanto più coglie e osserva il proprio limite, tanto più guarda il non-limite.