Certe abitudini sono dure a perdere. Il corpo a volte ci tradisce non solo dimenticando, ma anche conservando intatte le sue momerie...
dal libro "Fuori da un evidente destino" di Giorgio Faletti
Certe abitudini sono dure a perdere. Il corpo a volte ci tradisce non solo dimenticando, ma anche conservando intatte le sue momerie...
Accanto alla strada correvano i fili della luce e del telefono. Portavano energia e parole sopra la sua testa. C'erano case e persone come marionette nel loro teatrino che quei fili aiutavano a muoversi e illudersi di vivere.
Il tempo è un naufragio e solo quello che vale davvero torna a galla...
Il suo si era rivelato solo un beffardo appiglio a una zattera, un faticoso approdo alla realtà dopo essere colato a picco nella sua piccola privata utopia.
Forse perché ogni volta che ci provo si sovrappongono a quelle sequenze i suoi occhi, troppo belli per essere veri, troppo belli per essere finti.
Forse perché nonostante tutto quello che è successo, non mi sono mai mosso da un marciapiede fresco dell'alba e dal calore delle sue parole.
Poi si gira, se ne va, scompare e mi lascia solo. Purtroppo quello che mi ha suscitato non se lo porta via. Resta dentro di me a scavare e a nutrirsi di fiato.
Purtroppo a volte non è possibile scegliere il momento in cui combattere. Possiamo solo farlo con coraggio quando ci viene chiesto.
Helena era stata di colpo il regalo del destino, era un silenzioso 'oh! ' di stupore mentre il suo pianeta ormai arido e spento ruotava inerte intorno a un sole che pareva brillare solo per gli altri. Era stata la commozione di scoprire che, in mezzo alle rocce e alla terra bruciata dall'arsura, un unico miracoloso filo d'erba stava germogliando.
"Io non esisto più. Sono un fantasma."
Lo guardò con occhi che chiedevano molto anche se erano disposti a concedere poco.
L'argomento era sempre e ancora la guerra, che tutti volevano nascondere come sporcizia immobile sotto il tappeto e che strisciando da serpente riusciva sempre a sporgere la testa oltre i bordi.
E adesso erano lì, di nuovo l'uno di fronte all'altra, e lui non poteva fare a meno di continuare a guardarla, come se i suoi occhi volessero insinuarsi dentro di lei.