Seduti in un prato, lui le cingeva la vita mentre una leggera brezza li avvolgeva accarezzando quel tenero istante. Il vento si fece complice, liberò il collo di lei dai capelli, lasciando a lui lo spazio di appoggiarvi dolcemente le labbra. Lei assecondava quei gesti e godeva di quelle belle sensazioni. Avrebbero voluto fermare il tempo nell'attimo in cui i loro cuori avevano lo stesso battito.
Non credere a chi dice che sa come è la vita, perché c'è passato prima di te. Nessuno sa cosa porti dentro. Nessuno meglio di te, sa come deve essere vissuta, questo è un dato di fatto, riprendi in mano la tua vita, prima che sia troppo tardi.
Seduto all'ombra di un albero, un filo d'erba che unisce le mie labbra, contemplo le meraviglie della natura. I suoi profumi, la varietà dei colori, la bellezza della vita ch'è in essa. Mi lascio trasportare e un pensiero mi invade la mente, quale essere vivente può beneficiare di questo dono, riuscendo a carpirne il significato, in teoria solo l'Uomo.
Non sei obbligato ad arrivare primo per essere un numero uno o essere considerato grande. Il mondo è pieno di persone che smettono di "vivere" alla ricerca di un primato che li porterà, da nessuna parte. Goditi la vita, e se sei ultimo, chissenefrega avrai più tempo per ammirare il panorama che ti offre la vita.
Ho lasciato che il sogno abbandonasse la notte e che continuasse il suo volo libero alla luce del giorno. L'ho seguito nel suo percorso, accorgendomi che nonostante fossi sveglio, la meta fosse sempre la stessa, percorreva senza esitazioni il suo cammino fino ad arrivare ad una dolce e stupenda realtà, Te.
La facilità con cui la gente distribuisce consigli, la velocità nel dare giudizi. È talmente facile far uscire l'aria dalla bocca, miliardi di parole che si sovrappongono e s'intrecciano nell'elaborare il nulla. Siamo parlatori del quasi niente. Invece il mondo avrebbe bisogno di buon ascoltatori, purtroppo sono in via di estinzione o caduti in letargo.
Dedicato a te che ti lamenti sempre nonostante non ti manchi niente. A te che non capisci che la felicità va ricercata in te stesso, prima che negli altri. Dedicato a te che la vita è di per se un sorriso, e tu non riesci a sorriderle. A te che ti è stata affidata una vita da protagonista e preferisci fare la comparsa. Dedicato a te che ogni mattina hai la possibilità di stupire il mondo, e passi la giornata a remargli contro. E infine a te che hai tanta luce dentro da illuminare l'universo e continui a vivere con un sole spento.
Solo chi ti ama veramente riuscirà a vedere la bellezza dei colori del tuo universo, e da essi attingerà, perché sai che rendendoli pieni di vita illuminerai il suo cammino.
A te che giudichi le persone disabili o diversamente abili come si dice oggi. Loro vorrebbero entrare nel tuo mondo, frequentare le tue scuole, i tuoi parchi, vorrebbero sorridere dei tuoi sorrisi, prendere la tua mano per farti capire che non sono diversi da te. Non sentono il disagio della tua presenza, vorrebbero essere accettati come parte importante di questo mondo, come lo sei tu. Dove è la diversità? Se non riesci ad accettare un tuo simile in realtà il vero disabile sei tu. Tu crei la diversità, imparo più cose da persone che tu consideri disabili, da quelle cosi dette abili. Un essere umano non può essere considerato diverso da un altro, forse più o meno fortunato ma mai diverso.