Il silenzio è un'arma a doppio taglio, può distruggere le fondamenta stesse di un animo impetuoso, il silenzio è un dialogo, ti fa vedere meglio ti fa capire in maniera chiara ciò che va al di là di mille parole, il silenzio è anche solitudine, è uccidere la Verità, il silenzio è virtù, il silenzio è conforto.
Il vacuo e l'ignoto che circondano questo mondo sono una cornice grande quanto l'Universo dopo il suo primo sussulto; neanche una supernova sarebbe in grado di spazzarla via, un orgasmo interstellare potrebbe cancellare la dimensione tragica del tempo lasciando solo una lucida calma perfetta.
Mi sono ritrovato in cima ad un vulcano islandese, ero un vagabondo depositario di allucinazioni fatte di carta, come un poeta germanico di Jena, seduto e gobbo sul suo scranno ruvido, in compagnia degli affanni del domani e le mani screpolate dalla pena e dall'inchiostro.
Siamo pazzi, siamo squilibrati, siamo quelli che sbottano, che usano violenza, i ribelli senza un obiettivo, i rivoluzionari senza una rivoluzione in una società dove crisi è il suo secondo nome in un mondo finito e senza un lieto fine.
Restiamo immobili ed immutabili ma gli occhi cercano quello che vedevano un tempo perché dopo tutto siamo fragili dentro un arcobaleno di sogni seguito dal maltempo.